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HVO - Hydrotreated Vegetable Oil

01 agosto 2023

HVO è l’acronimo di Hydrotreated Vegetable Oil, ovvero olio vegetale idrotrattato, si tratta quindi di un combustibile paraffinico.

I carburanti paraffinici sono un’alternativa al gasolio raffinato da idrocarburi derivati da una varietà di fonti, le più comuni includono gas naturale, carbone, oli vegetali e grassi animali. 

L’olio vegetale idrotrattato (HVO), nello specifico, è un combustibile simile al diesel che può essere prodotto senza lo sfruttamento di risorse fossili, ma mediante la lavorazione di grassi di scarto rinnovabili (come olio vegetale, sego o olio da cucina usato, tutti costituiti da idrocarburi paraffinici). A volte viene chiamato diesel rinnovabile o diesel verde.


Quali differenze ci sono tra diesel e HVO?

Il carburante HVO ha proprietà chimiche e fisiche simili a quelle del gasolio; tuttavia, la sua composizione priva di fossili e il basso contenuto di carbonio lo differenziano dal diesel e lo rendono attraente per coloro che cercano un’opzione di carburante sostenibile. Rispetto al diesel classico, l’HVO ha anche una densità inferiore di circa il 7%, un contenuto aromatico e di zolfo limitato e un valore di cetano più elevato. Nonostante le differenze tra i due prodotti, l’HVO può essere miscelato e utilizzato in qualsiasi proporzione con il diesel.

I veicoli già sul mercato solitamente non richiedono particolari modifiche far funzionare con carburanti HVO, ma è necessario sincerarsi sempre che la macchina abbia la certificazione di idoneità all’utilizzo dell’HVO.

L’adozione di biocarburanti avanzati contribuisce al contenimento delle emissioni di CO2eq nel settore dei trasporti fossili (abbattimento dell’80% delle emissioni).


A differenza dei biocarburanti tradizionali, che derivano da colture in competizione con l’uso alimentare, quelli avanzati valorizzano i principi dell’Economia Circolare, utilizzando ad es. scarti di processo o materie che non sottraggono terreno all’agricoltura, come ad es. oli ricavati da alghe, paglia e materiali ligno-cellulosici, glicerina grezza, gusci, sfalci agricoli e forestali e rifiuti organici della raccolta differenziata.